Costruire un terrario stile natura strutturato


Questa pagina è dedicata alla realizzazione di un terrario in stile natura "strutturato", i cui pregi e difetti sono stati ampiamente descritti nelle pagine precedenti.
il tutto parte con la scelta del contenitore che utilizzeremo per approntare il nostro terrario.
Le soluzione sono in realtà molteplici, ma sicuramente quella più consigliata ricade su di un contenitore in vetro come ad esempio un acquario.
L'ingombro del nostro terrario, dovranno essere tenuto in considerazione a secondo dello spazio a disposizione e ovviamente dal numero e dalle dimensione delle piante che intendiamo coltivare al suo interno. all'interno.
Per questo tutorial verrà utilizzato un aquario dismesso da 50 litri circa, (lunghezza 60 cm. / larghezza 30 cm. / altezza 30 cm.)


Il primo step, consiste nel preparare la struttura portante, ovvero la parte scenografica (vallate, piccole montagne, ecc) del terrario che una volta terminata, ospiterà i vasi con le varie piante.
Per mantenere la forma della struttura simile a quella del terrario, questa verrà realizzata all'interno di una sorta di contenitore in polistirolo che andremo preventivamente a realizzare e che dovrà avere un ingombro leggermente inferiore a quello del terrario.
Procuriamoci quindi un foglio di polistirolo con uno spessore di 1-2 cm, della colla vinile, degli stuzzicadenti ed un taglierino.


Con l'aiuto del taglierino, ritagliamo dalla lastra di polisterolo, 5 fogli distinti con le seguenti misure:

A (basamento) lunghezza terrario - 0,5 cm. x larghezza terrario - 0,5 cm.
B (retro) lunghezza terrario - 0,5 cm. x altezza terrario - 0,5 cm.
C (Fronte) lunghezza terrario - 0,5 cm. x 15 cm.
D (laterali) larghezza terrario - 0,5 cm. x altezza terrario - 0,5 cm.


Assembliamo i vari fogli, utilizzando la colla e gli stuzzicadenti per fissarli tra di loro, ottenendo così un contenitore come quella riportato nell'immagine seguente.


Ora che il contenitore è pronto, possiamo iniziare a creare al suo interno lo scenario che intendiamo realizzare (avvallamenti, piccole montagne, ecc) nonchè le varie postazioni dove saranno poi inseriti i vasi con le piante.
La domanda che ci si pone, nasce spontanea... quali materiali utilizzare per realizzare una struttura che rappresenti più similmente lo scenario di una foresta pluviale?
Possiamo dire che la differenza la fa di sicuro la nostra inventiva, la nostra creatività, nonchè la nostra fantasia.
Non vi sono regole precise da seguire... ognuno darà sfogo alla propria creatività...
Per realizzare in modo semplice una piccola montagna possiamo utilizzare ad esempio un foglio di polistirolo, tagliandolo in tanti piccoli rettangoli a scalare nelle dimensioni, che andremo ad impilare uno sopra l'altro saldandoli tra loro con colla e stuzzicadenti.
Il numero di strati determinerà l'altezza della montagna, mente il perimetro dei vari fogli di polistirolo, l'ingombro della struttura, larga alla base e più stretta in cima.
Lasciamo asciugare bene la colla e con un taglierino iniziamo a sagomare la struttura in polistirolo togliendo le spigolature dei folgi, cercando di dare una sembianza verosimilmente simile a quella di una montagna rocciosa.
Se vogliamo invece creare una piccola montagna sulla cima della quale piazzare una pianta, utilizzeremo contenitori in plastica, come ad esempio vaschette di gelato, contenitori di mozzarelle ecc.
In questo caso, il contenitore di plastica fungerà anche da sottovaso dove verrà raccolta l'acqua in eccesso durante l'innaffiatura delle piante.
Utilizzando dei reticoli in plastica arrotolati a forma di cono, possiamo posizionare le vaschette ad altezze diverse sempre in funzione dell'altezza del terrario e delle dimensioni delle piante.
Il tutto andrà poi disposto nel contenitore al fine di ottenere lo scenario desiderato (immagine successiva).


Per riempire gli interstizi tra i vari elementi dello scenario, utilizzeremo della schiuma poliuretanica, un prodotto chimico solitamente commercializzato in bombolette spray da 750 ml. e pronto all’uso.


Oltre a colmare i vari interstizi, la schiuma poliuretanica, proprio per le sue caratteristiche espansive, disegnerà ulteriori avvallamenti e piccole colline.
Possiamo eventualmente modellare a piacere la schiuma durante la messa in opera; in questo caso bisogna armarsi di guanti di lattice bagnandoli spesso con una soluzione di acqua e detersivo per piatti, questa eviterà che la schiuma si attacchi ai guanti.
Facciamo asciugare per bene la schiuma per 12-24 ore e questo sarà il risultato.


Con delicatezza, togliamo i fogli di polistirolo che abbiamo utilizzato per creare il contenitore, e con il taglierino andiamo a rifinire le parti di polistirolo espanso in eccedenza e sagomare le parti lisce, per rendere più realistica la struttura.


Verifichiamo che la struttura realizzata entri perfettamente nel terrario, in caso contrario andiamo a rifinire ulteriormente i contorni della struttura con il taglierino.


Manca ora il tocco finale per rendere la struttura il più possibile simile ad un vero paesaggio di una foresta pluviale.
Dobbiamo procurarci delle vernici i cui colori siano simili al colore del terreno e della vegetazione.
Utilizzeremo vernici acriliche spray, poiché oltre a esse resistenti all'acqua, renderanno anche l'intera struttura impermeabilizzata preservandola così dall'umidità e dalla condensa interna al terrario.
Possiamo rendere la struttura ancora più reale, utilizzando materiali più svariati come piccoli tronchi e/o porzioni di cortecce sterilizzate, finto muschio, ed altro materiale inorganico.
In alcuni garden specializzati possiamo trovare questi materiali, specialmente sotto il periodo natalizio, poiché vengono specificatamente utilizzati per la realizzazione dei presepi.


Iniziamo con il verniciare l'intera struttura con la vernice color terra e successivamente rifiniamo il tutto con la vernice color verde, stendendola in modo casuale.
Quando la vernice sarà ben asciugata, con l'ausilio di un piccolo pennello, cospargeremo l'intera struttura con della colla vinilica diluita in acqua, e prima che questa asciughi, andiamo a coprire parte della struttura con della corteccia, del finto muschio ed altri oggetti in modo da rendere il tutto ancor più reale.
Anche in questo caso non vi sono regole da seguire, solo un pò di fantasia ed inventiva personale.
Quando il tutto sarò ben asciutto, la struttura si presenta così.


Per dare un ulteriore tocco di realtà, possiamo foderare il terrario nella parte posteriore e nei due lati laterali, con uno sfondo che rappresenta un paesaggio tropicale, ad esempio come quello nell'immagine seguente.


Lo sfondo deve essere applicato all'esterno del terrario, poichè, l'umidità e la condensa interna, potrebbe danneggiarlo.
l'ultima parte del progetto consiste nell'illuminazione.
pratichiamo nel coperchio del terrario uno o più fori aventi il diametro uguali a quelli dei portalampade.
Fissiamo poi i portalampade con le ghiere in dotazione.



Anche qui la domanda nasce spontanea... quante e quali lampade utilizzare?
Il numero di lampade dipende dal volume del terrario, mentre per il tipo di lampada vi rimando alla pagina "Luci per il terrario" presente in questa sezione.
Terminato l'impianto elettrico, possiamo inserire la struttura nel terrario, inserire le piante e ricoprire i bordi sporgenti dei vasi con del finto muschio, in modo da nasconderli.
Accendiamo la luce e godiamoci il nostro terrario in stile natura strutturato.



Possiamo eventualmente inserire all'interno del terrario, strumentazioni varie per controllare e regolare temperatura, umidità ed altri valori.
Per questo vi rimando alla pagina "Accessori per il terrario" presente in questa sezione.